I CORSARI DELLE BERMUDE
alla baionetta, a catafascio. Gli americani, consapevoli dei disegni dei generali inglesi, avevano appoggiato la loro ala diritta contro le case di
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assalite da signore dai muscoli di ferro, che maneggeranno le pesanti sciabole d'abbordaggio meglio dei vecchi filibustieri del golfo del Messico e della
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cena dei tre carnefici di Boston? - chiese Testa di Pietra. - È il rancio dei soldati, Siamo a corto di viveri, ma ... - Ma? - Essendo il cantiniere
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Testa di Pietra poté finalmente respirare l'aria pura che saliva dalla baia. - Orizzontiamoci - disse e badiamo alle palle. Le teste dei bretoni sono
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da quattro detonazioni assordanti e dal ben noto crepitìo del legno che s'apriva sotto la violentissima percossa dei grossi proiettili. - Batteria
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artiglierie, e raggiunsero, senza guai, la linea dei bastioni. Infuriavano gl'inglesi sui ridotti e sulle lunette, adoperando specialmente i loro pezzi più
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più gravi, alle sue colonie d'America per far fronte alle spese della guerra contro i Borboni di Francia e di Spagna e la negazione dei diritti
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, dal ponte ai contrapappafichi. Perfino gli scopamari ed i coltellacci erano stati spiegati al di fuori dei pennoni bassi, delle gabbie e dei
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dispersi per la città, ed avviarli sul luogo del disastro. Già dei furgoni carichi d'inglesi e di assiani correvano all'impazzata, per portare i primi
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me, voi, Piccolo Flocco, la cameriera e la bionda miss. - Sei un diavolo! - No, signore, siamo tutti figli dei nostri curati. - Come? - Cioè delle
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d'armi di Francia. - Basta, finitela! Largo, per la morte di tutti gli dèi della terra! Qui, Mary. Due grida soffocate s'erano udite dietro la tenda che
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, anche per consiglio di lord Durmonth, uno dei segretari di Stato, di evacuare la città e di fuggire a New York che gl'inglesi allora tenevano
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mezzo di una sagola un bel bricco pieno dell'aromatica bevanda - Questa è la perla dei tavernieri! - disse Piccolo Flocco. - - Non se ne troverebbe un
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pronta la stanza per la signora? - chiese sir William. - Anche. - Vieni, Mary: qui sei al sicuro, perché la mia spada e le sciabole dei miei marinai
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continuava vivissimo, e si potevano distinguere, fra tanti scoppi, i colpi formidabili dei quattro grossi mortai della corvetta. - Guidami al castello
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sparavano allo scoperto, sulla cima dei bastioni. Erano tutti buoni tiratori perciò poche volte fallivano i colpi, spargendo terrore fra i difensori del
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un simile miracolo. - Facciamo tanti miracoli, noi marinai! Permettete che mi ritiri nell'altra stanza per sbarazzarmi dei trentacinque metri di
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casamatta! - disse Testa di Pietra. Lo afferrarono, e lo portarono di corsa dentro la piccola costruzione, imbavagliandolo con uno dei larghi fazzoletti
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, niente affatto disturbato dagli spari dei quattro pezzi da caccia, che facevano tremare non solo la coperta, ma anche tutto il vasellame dell'elegante
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' della tua carne a me, Testa di Pietra, - disse Piccolo Flocco. - La carne dei vecchi bretoni di Batz non si vende nemmeno a prezzo d'oro
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è proibito. - Ora ne vedrete due abbastanza simpatici. - Vedo - rispose il carnefice, alzando la lanterna e proiettando la luce sui volti dei due
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ferite. Si volse verso il luogotenente: - Vi affido il servizio dei pezzi del cassero. Per quelli del castello ci penserà Testa di Pietra. In quel
Accademia della crusca
